FAGGIOLI EMOZIONA E SBANCA LA 52^ RIETI TERMINILLO – 50^ COPPA BRUNO CAROTTI

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Il pilota fiorentino della Norma Zytek si aggiudica con il record la gara organizzata dall’Automobile Club Rieti, undicesimo round del C.I.V.M., ed è campione italiano per la decima volta. Secondo Scola con l’Osella PA 2000 Honda, terzo Magliona su PA 21 EVO, ma la classifica è congelata. La 52^ Rieti Terminillo – 50^ Coppa Bruno Carotti consacra il campione fiorentino Simone Faggioli che sulla Norma M20 FC Zytek non solo si aggiudica per la quinta volta la gara reatina, ma lo fa con il record del tracciato con un tempo inferiore di due secondi e mezzo (5’21.39) e conquista anche il suo decimo titolo tricolore nel Campionato Italiano Velocità Montagna. Il fuoriclasse toscano ha dominato sia le prove sia gara di domenica sui 15 km dalla città laziale alla vetta del Terminillo, realizzando proprio a Rieti l’en plain 2014 aggiungendo la conquista del tricolore al settimo alloro nel Campionato Europeo già conquistato in agosto.
Un caldo sole di fine estate ha accompagnato la storica gara reatina organizzata dall’Automobile Club Rieti, valida oltre che per il C.I.V.M. anche per il FIA International Hill Climb Cap e il Trofeo Italiano Velocità Montagna Sud, iniziata domenica mattina alle ore 10.00 che ha visto la partenza di 110 piloti e un foltissimo pubblico sul tecnico e scorrevole tracciato dalla pendenza media del 7,5%, che ha messo come di consueto a dura prova vetture e concorrenti.

La vittoria per Simone Faggioli era nell’aria, dopo le ottime prove ma il fiorentino ha voluto aggiungere il record e regalare alla gara reatina uno spettacolo da ricordare. Alle spalle di Faggioli, ora vincitore cinque volte della corsa (2003, 2004, 2009, 2010, 2014) e con Christian Merli, fuori dai giochi per noie meccanica alla Osella PA 2000 durante la gara, sul podio salgono il giovane calabrese Domenico Scola su Osella PA 2000 (5’40.70) e il sassarese Omar Magliona (5’53.58) primo nella categoria CN sulla Osella PA 21/S EVO Honda. La classifica però resta congelata a causa di un reclamo del concorrente Rosario Iaquinta. Il calabrese è giunto quinto assoluto e secondo di gruppo CN, anche lui su PA 21/S EVO. Quarta piazza per Tiziano Riva sulla Reynard 92 D Cosworth (5’54.26) primo per la categoria E2M. Sesto Andrea Picchi (6’08.01) su Lola Dome F3 Honda seguito da Achille Lombardi su Radical SR4 (6’23.86) e Gino Pedrotti su Formula Renault (6’26.41). La nona posizione va al laziale Marco Iacoangeli su BMW 320 I (6’27.43) primo tra le gruppo E1. Chiude la top ten Giuseppe Vacca su Formula Master (6’29.13). Con il quinto posto tra le Formula Adolfo Bottura si laurea a Rieti Campione Italiano di gruppo E2M.

“Una stagione straordinaria nella quale non credevamo di poter vincere due titoli con una macchina del tutto nuova e contro dei grandi avversari. – le parole al termine della gara di Simone Faggioli – Aver vinto il mio decimo titolo italiano a Rieti è un’emozione ancor più forte perché il Terminillo è una gara particolarmente selettiva e difficile”.

Nel gruppo E1 alle spalle di Iacoangeli termina Piero Nappi (6’30.73) che ottiene punti importanti per il tricolore con la Ferrari 550 e il laziale Carmine Tancredi (6’39.54) su Ford Escort RS Turbo. Ritiro amaro per l’ormai ex leader della classifica Fulvio Giuliani, dopo i problemi nelle prove in gara si ferma subito dopo il via con la sua Lancia Delta EVO.
Nel gruppo GT come pronosticato la lotta è stata sul filo del centesimo tra Ignazio Cannavò (Lamborghini Gallardo) che chiude in 6’55.14 con soli 4 centesimi di vantaggio su Roberto Ragazzi sulla Ferrari 458 Challenge che comunque guadagna punti fondamentali e si aggiudica il titolo tricolore GT, terzo Bruno Jarach anch’esso su Ferrari 458 Challenge.
Risolto il problema all’impianto frenante Salvatore D’Amico (Renault Clio), protagonista del tricolore, si impone con 7’15.79 nel gruppo A ed ha la meglio sul reatino Claudio Giobbi (BMW320 – 7’17.09) che chiude in seconda posizione e Serafino Ghinozzi (Honda Civic Type R – 7’18.72) terzo.
Nel gruppo N le “piccole” della classe 1600 sono, come pronosticato, protagoniste tra cui svetta Cosimo Rea (7’36.40), secondo il pilota di casa Angelo Martorelli (7’42.58) e terzo l’altro protagonista del tricolore Angelo Marino (7’46.85) tutti su Citroen Saxo VTS. Anche le clafssifiche di gruppo A e gruppo N sono al momento sub iudice per il reclamo di Gabriella Pedroni nei confronti di Laszlo Hernadi, entrambi su Mitshubishi Lancer.

Nella Racing Start Ivan Pezzolla (Mini Cooper S) si aggiudica il gruppo per 68 centesimi su Oronzo Montanaro (Mini Cooper S) mentre è terzo il reatino Antonio Scappa (Renault New Clio R5), già da Gubbio Campione Italiano tra le vetture aspirate. Tra le E3 vince Antonio D’Andrea (Renault 5 GT Turbo) che ha la meglio su Maurizio Feroci (Renault Clio Williams) che aveva dominato nelle prove ufficiali di ieri.
Tra i reatini primo tempo per Graziano Buttoletti sulla Gloria B5 di classe 1000 delle monoposto E2M (6’51.20) diciassettesimo tempo assoluto. Buona anche la prova per Gianluca Brunozzi Radical SR4 1300, 21esimo assoluto e Giuliano Tavani segna miglior tempo nel gruppo E2S con la Chevrolet Corvette.
Sabato lungo il tracciato della gara è stata apposta alla presenza del Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, e il Presidente dell’AC Rieti, Innocenzo De Sanctis, una targa in memoria di Georg Plasa il pilota tedesco che perse la vita durante la manifestazione nel 2011.

Soddisfazione, quindi, in casa dall’Automobile Club Rieti, che anche quest’anno ha portato a termine un’edizione indimenticabile della Coppa Carotti, manifestazione molto sentita da tutto il territorio reatino e dalle più alte cariche istituzionali che si sono presentate alla conferenza stampa di venerdì mattina e anche dal Vescovo Delio Lucarelli che non potendo intervenire ha voluto comunque inviare un messaggio di buon augurio a tutti i partecipanti della manifestazione sportiva.